giovedì 13 giugno 2019

12 - 13 giugno, da Raudanioki a Vikäjarvi e Niskanperä


Poche volte ho dormito così bene durante i miei cammini, materasso meraviglioso, temperatura ottima e silenzio, tanto silenzio, le finestre a triplo vetro isolano.

Parto dopo avere salutato Mauri, un caffè e alle 07:00 sono in strada.

La differenza la sento nelle gambe, vado spedito nonostante il traffico ed il fatto di non aver fatto colazione.

Alla prima casetta delle fermate degli autobus mi ci fermo e mangio qualche cosa.

Il problema di oggi sarà la grande distanza che mi separa dal primo posto con un negozio o quantomeno con un distributore di benzina, escluso quello che trovo dopo circa 10 km, indovinate in poco... gestito dai cinesi. È dal bivio per Muskuvaara, circa 30 km prima di Sodankylä che il percorso mi è nuovo.

Questo tratto di strada è un continuo saliscendi e nonostante il clima sia decisamente propizio, la fatica è tanta, quattro anni in più si sentono, eccome!

Comunque proseguo, facendo ogni tanto delle soste per bere e mangiare e cercare di fare scorta d'acqua.

Non è difficile trovare la persona gentile che ti da dell'acqua, il problema è che se non vedo delle persone davanti a queste case molto isolate, mi viene difficile andare e chiedere, data la precedente esperienza.

Poco prima di Vikäjarvi incontro Ben, un ciclista francese, ci intratteniamo a parlare per circa un'ora, durante la quale arriva un altro ciclo munito p, proveniente dall' Estonia e la discussione aumenta di intensità.

Decido di proseguire, verrei passare i 50 anche oggi, e cavolo, mi ha stancato più questa chiacchierata che non i km fatti, arrivato in paese passo oltre e mi fermo in uno dei gabbiotti per le fermate dei bus a cenare, noddles!

100 metri dopo, vista la capanna che da all'ingresso in un parco, decido per una dormita a terra sul pavimento di legno, non è il massimo, ma vi assicuro che è meglio di certi letti sui vari cammini.


Avevo deciso di arrivare a Rovaniemi per le 7 del mattino, a quell'ora sto finendo di preparare il bagaglio. Il sole è già alto e picchia forte, se non fosse per le continue nuvole che lo coprono e che in certi momenti mi costringo ad indossare il piumino.

Piumino che tolgo dopo circa 18 km all'arrivo al Santa Claus Village, in corrispondenza con il Napapiiri.

Mi fermo al distributore che c'è in fronte al villaggio, una pena, preferisco non parlarne.

Proseguo e poco prima di arrivare a Rovaniemi mi fermo per una breve dormita.

Oggi la giornata nel complesso è stata alquanto stancante, pochi km fatti, continue soste che nemmeno la sosta a fare spesa e mangiare qualche cosa hanno minimamente consolato.

Passo la città e dopo pochi km decido di fermarmi in un campeggio, ma dopo avere chiesto se hanno un servizio automatico di lavanderia, c'è ed è pure gratis.

Mi fermo! 



Inviato da iPad

10 - 11 giugno, da Petkula a Sodankylä a Raudanjoki


Mi alzo presto, devo sistemare bene il bagaglio per poi andare a Sodankylä a vedere di trovare il cerchione per il carretto. Merja, la padrona di casa, è da poco partita per andare a lavorare.
Verso le 09:20 vado verso la fermata del bus.
A Sodankylä come ci arrivo mi fiondo in uno dei due negozi di articoli sportivi del posto, nel primo ne sono sprovvisti e ci vuole una settimana, e già penso al bus per Rovaniemi del pomeriggio, mentre nel secondo, oltre ad averlo, lo hanno pure con il perno più lungo, questo mi permetterà di bilanciare il carretto nel modo dovuto.
Verso le 13:50 riparto per Petkula, il tempo di arrivare, sistemare il tutto, salutare Paavo e partire.
Come da previsioni fa freddo ed iniziano pure a calare le temperature. Verso le 22dovrei essere a Sodankylä.
La strada non cambia, inoltre l'ora della partenza, circa le 15:00, coincide con la chiusura degli uffici ed in conseguenza il traffico è tanto e purtroppo la banchina non è molto larga.
Poco prima di arrivare a Sattanen, punto dove dovrei abbandonare la statale, incrocio Merja pure al ritorno dal lavoro.
A Sattanen in discorso cambia, strada comunale poco frequentata e soprattutto corre lungo un lago, il Kotisuvanto, che è formato dal fiume Kitinen.
Questa variante sarebbe molto piacevole se non fosse per il maltempo, pare pure debba nevicare, effettivamente la temperatura continua ad abbassarsi.
Arrivo a Sodankylä verso le 21:30, fa troppo freddo per dormire in tenda nella foresta, decido per il camping, ma non nella tenda, mi piazzo con il materassino ed il sacco a pelo sul pavimento della cucina.
Nel frattempo arrivano due ragazzi che piazzano la tenda, li invito a dormire nella cucina, dicono di no, alle 07:00 si presentano li, gli faccio un tè e si mettono a dormire, io parto.

Delle folate di vento portano continuamente della neve e la temperatura si abbassa.
Parto che sono le 09:00. Riattraversare il fiume Kitinen è ancora peggio di ieri sera, il vento forte e freddo, mi sposta letteralmente.
Arrivo al supermercato, faccio una poca di spesa per oggi e mi avvio.
Tutta la mattina è un continuo susseguirsi di sole, vento, e neve.
Non so più, nel vero senso della parola, come vestirmi, col sole senza vento mi cuocio, col sole e il vento sto fresco, col vento e la neve...
Verso le 11 mi fermo al camping ORAKOSKI, circa 10km a sud di Sodankylä.
Entro nella speranza che il bar sia aperto, purtroppo no, ma il proprietario mi offre una tazza di tè, e poco dopo pure una crepe al gelato alla vaniglia ed alcuni frutti di bosco tipico della Scandinavia.
Guardo il cellulare, c'è un messaggio di Claudio che mi comunica la scomparsa di Guido Bortolussi camminatore del gruppo, la notizia mi mette tristezza e non ho nemmeno voglia di pubblicare alcunché su Facebook.
Verso le 12:00 riprendo la camminata, è intenzione arrivare al prossimo camping che si trova a circa 40 km. 
Con calma non sarebbe molto difficile, non manca certo la luce, ma c'è il tempo meteo che la fa da padrone.
È un continuo mettere e togliere, cambiare quando è sudato e chi ne soffre è la schiena, mi duole ed avendo pure sbagliato calzini mi sono pure venute un paio di vesciche.
Giunto al punto ove dovrebbe essere il campeggio, chiedo ad un signore dell'acqua ed informazioni sul campeggio: si trova ad oltre 6 km.
A quel punto gli chiedo se posso piazzare la tenda, acconsente, ma mentre sto cominciando a metterla giù, mi ferma e mi dice, che in casa ha tanto spazio e diverse camere, e per stanotte una è per me.
Tanto son stato fortunato in ciò quanto mi sono reso conto, dopo essermi fermato, di quanta fosse la stanchezza e quanto fossero i dolori provocati da questo tempo bizzarro.


Inviato da iPad

domenica 9 giugno 2019

Dal non so dove a Petkula

8-9 giugno

Non ho dormito affatto.
Mi alzo, o meglio "mi tiro su" verso le 06:30 preparo tutto, qualche biscotto per colazione e con un sonno tremendo mi avvio.
A tentoni, oggi mi aspettano 50 km del nulla più assoluto, oltre la strada un paio di laghi e tanto bosco.
La strada si fa pesante, il passo sempre più incerto e come se non bastasse ogni circa 5/600 metri mi devo fermare per regolare i raggi della ruota sinistra che sta dando i numeri.
Dopo molti tentativi comincia a girare dritta, la ruota intendo, spero di arrivare a Rovaniemi, la cambio e basta.
Verso le 11:00 crollo, trovo un bel posto dove fermarmi, piazzo la zanzariera della tenda, qualche cosa per coprirmi dal sole e per almeno 30 minuti riesco a dormire.
Mi rialzo rinvigorito e riparto.
La ruota ricomincia a massacrare gli zebedei e devo continuamente correggere il tiraggio dei raggi.
Fa caldo, il sole picchia e non ho molta acqua con me.
Il miraggio, c'è l'ennesimo chiosco!
Lo riconosco, 4 anni fa il proprietario per fare un favore, indicò una bellissima strada panoramica che di lì a pochi km si sarebbe incrociata e che, accorciando il percorso, portava alla meta di quel giorno: col tempo che ci fu ed il fondo della strada, fu un incubo!
Comunque bevo il tè, mi mangio un dolcetto e mi riavvio.
Dopo pochi km il cerchione cede. Mi ritrovo con 6 raggi saltati e la ruota totalmente piegata.
Mi fermo e vedo due persone fuori casa, mi avvicino, prima chiedo acqua, poi di un eventuale negozio di bici. Forse al prossimo paese, a 30 km ne trovo uno, ma tutto è rimandato a lunedì, spero solo di non dover arrivare a Rovaniemi in autobus.
Intanto mi permettono di piazzare la tenda, allegato a ciò l'uso di un bagno, mi fanno fare la doccia e stare lì il necessario.

La sosta forzata mi ha messo a disagio, mi sono scofanato le scorte alimentari di 5 giorni, nonostante la "puntata" a Sodankylä, durante la quale ho cercato il negozio adatto alla mia necessità.
Penso di averne trovati un paio, speriamo domani! 
Non appena rientrato all'accampamento inizia a piovere e fermo dentro la tenda senza poter fare alcunché capite bene la fame che ti mette!
Dopo alcuni minuti di diluvio, la signora mi viene a chiamare e mi dice di prendere le mie cose perché, dato il perdurare della pioggia, mi metteranno nel piccolo monolocale che hanno attaccato alla casa.
Ottimo ed abbondante, oltre a non rischiare l'allargamento me ne starò al caldo.
Fin troppo caldo, per uno che dorme in tenda o si addormenta al bordo di una strada mentre ripara il carretto, ma soprattutto comodo.
Mi sposto ed immediatamente una caraffa di tè e poi la bilancia, si c'è la bilancia, magari 10 giorni sono pochi, ma se tanto mi da tanto... molta roba comincia a starmi comoda!
La signora mi racconta di un polacco in bicicletta che stava risalendo verso Capo Nord per poi scendere lungo la Norvegia, che si è fermato qui per una notte. Dopo una settimana lo vede arrivare in condizioni pietose chiedendole di potersi fermare un paio di notti, diceva che la Norvegia è cara in modo impressionante e che lui non ne aveva abbastanza. Come lo capisco, in 20 giorni ho consumato ciò che mi sarebbe servito per l'intero cammino del 2016.
Tanto che son qui che scrivo pare che il cielo stia schiarendo, pare!
È un tantino deprimente il fatto di non poter fotografare albe e tramonti.



11km dopo Ivalo a Tankavaara ed oltre

6 e 7 giugno.
Non ho dormito bene, camion lungo la strada, cani che abbaiavano ed il gocciolare della pioggia ogni tanto.
Comunque alle 07:20 sono lungo la statale, e nonostante tutto ho molta voglia di camminare.
La strada è sempre quella, frequentatissima verso le 08:30, ma dai mezzi pesanti anche in altri orari.
Il tempo non è il massimo, fa freddo e mi devo coprire, conseguenza: sudo da matti e la cosa non va bene, non so proprio come vestirmi, mi auguro che esca il sole in modo d'aver è idea su come vestirmi.
La mattinata la termino in quel di Saariselkä, dopo la salita, al freddo e ad un forte vento che sulla cima, spoglia totalmente dalla vegetazione, la fa da padrone. 
I due km che mi separano dal centro abitato, un centro vacanze, mi mettono i brividi solo a pensare di camminarli.
Mi consolo al pensiero del distributore p, con annesso bar, che c'è all'ingresso del paese. Non appena arrivò mi ci fiondo e ci sto circa un'ora bevendomi almeno un litro di tè caldo.
Appena esco mi accorgo che la temperatura è salita, le nuvole vanno diradandosi ed il sole comincia a picchiare.
Dopo un paio di km un signore, a bordo di un furgone, mi ferma e mi dice di avermi visto e che voleva scambiare due chiacchiere, le solite notizie da comunicare, un saluto mi lascia due bottiglie di acqua e prosegue.
Così faccio io, ma ora la situazione si è totalmente capovolta: il sole picchia di brutto!
Verso le 17 ho il viso che brucia terribilmente, non riesco a trovare la crema, che certamente si trova in qualche anfratto del borsone.
Passo al piano due: bagno una bandana e a mi di bandito del west cerco di proteggermi, funziona!
Mancano pochi km a Tankavaara e mi fermo a chiedere dell'acqua. Sono su un tratto di strada che mi ricorda un fatto di 4 anni fa: postai una fotografia dicendo che era una bella sensazione essere sfiorati dal sole delle 22:00! Oggi non è così!
A Tankavaara ci arrivo verso le 19:30, oggi più che mai ho bisogno di riposo e di una doccia.
Avrei potuto fare altri 8 km ed arrivare a Vuotso, ma meglio così!

Mi do da fare con calma, la notte non è stata tranquilla, preparo il bagaglio facendo sì che la roba da lavare sia a portata di mano, faccio colazione, un tè nella cucina del campeggio e riparto.
Mi ricordavo il percorso fino a Vuotso molto più dritto, ma fa niente so che li troverò un B&B il VUOTSON MAJA, con la possibilità di lavanderia, mi ci ero fermato l'altra volta. Eeva mi riconosce e mi dice che il marito Jouko mi ha riconosciuto mentre stava salendo verso Ivalo. 
Poco prima di arrivare lungo la strada, guardando ed ascoltando verso ovest, si avverte chiaramente l'arrivo di un temporale: arrivo sul posto giusto che inizia piovere.
Saluti, baci e abbracci e non appena il temporale cessa tutto in lavatrice, nel frattempo metto giù le prime righe di questo post. Verso le 13:00, con un sole che spacca i sassi, mi rimetto in cammino.
Passo il ponte e mi fermo per fare un poco si spesa.
Stavolta c'è il marchio che cerco per la bombola del gas, ma non hanno il modello che mi serve.
Mangio qualche cosa è mi rimetto in marcia.
Oggi non fa caldo come ieri, ma non capisco la tanta stanchezza che ho addosso.
Decido di controllare la ruota del carretto che mi sta dando dei problemi, mi fermo, metto giù il telo per stendermi e cominciare a lavorarci su. Mi sveglio dopo circa 30 minuti sistemo quel che posso e riparto.
Mi fermo ad uno dei chioschi che ci sono lungo la E75, mangio e bevo qualche cosa, sono le 19:00 ed ho fatti proprio pochi km, continuo.
Non per molto.
Verso le 21:00 decido di fermarmi, sono stanco, mi fermo in riva ad un lago, devo avere scelto proprio uno posti peggiori,.
Unica consolazione è che riesco a stare un poco con le gambe in acqua e questo è decisamente buona cosa, mangio un paio di fette di formaggio che col calore si sono riattaccate come un pezzo solo e provo a dormire.

mercoledì 5 giugno 2019

Dal posto qualunque ad Inari e dopo Ivalo

4 e 5 giugno
Il dubbio che dovesse piovere svanisce quando sulla tenda vedo alcuni raggi di sole.
Esco dalla tenda e non fa caldo, tutt'altro, ma almeno sono all'asciutto.
Smonto l'accampamento, breve colazione a base di pane secco e marmellata di mirtilli rossi e verso le 07:00 sono in strada.
Il percorso non cambia, sempre tra boschi di conifere e laghi, laghetti, paludi e piccole pozze d'acqua.
Ogni tanto incontro qualche animale tipico, tipo renne, una lepre, ancora bianca, di sfuggita, tanti universi uccelli e vico sempre nella speranza di vedere un'alce.
Piano piano, come ieri dal brutto s'è fatto bello, il tempo, oggi va sul brutto.
Al primo pomeriggio iniziano dei brevi acquazzoni, che si fanno sempre più intensi. 
Verso le 16:00, tre km dopo il bivio per Kaamanen, c'è un chiosco, qui vendono un poco di tutto, dalla trota affumicata pescata nel vicino lago è trattata al momento, deliziosa, ad oggetti di artigianato locale ed infine ciò che interessava a me, mi posso bere un tè e mangiarmi una buona crepe con marmellata di lamponi.
Smette di piovere mi avvio, dopo un paio di ore inizia il diluvio. Per fortuna in quel momento arriva una vettura con un carrello al seguito che si ferma e mi fa un passaggio, per i pochi km che mancano, fino ad Inari. Il signore è il proprietario del chiosco!
Arrivato in città cerco il supermercato, lo trovò subito e faccio un poco di spesa per la sera, quindi esco e sul carretto trovo la cuffia di lana che avevo dimenticato sulla vettura, chissà quanti km s'è fatto all'indietro per portarmela, decisamente una persona gentile, mi spiace non avere acquistato delle trote da lui, sarebbero state un'ottima cena.
Riprendo il cammino, sono decisamente molto stanco, fortunatamente trovò un campeggio che affitta i bungalow a prezzi potabili, quindi mi fermo per la notte.
Ho fatto bene, la dormita mi ha decisamente rimesso a posto.

Faccio tutto con molta calma, parto alle 09:00.
Non mi ricordavo il percorso così ondulato, con alcuni tratti di un vero piattume.
In questi punti l'acqua stagna l'erba cresce ed è frequentato da molti ruminanti, e tra questi una meravigliosa alce, un esemplare di forse 700 kg. 
Mi ha decisamente affascinato il suo modo di muoversi, impressionante leggerezza e soprattutto silenziosità.
Sono così preso che mi dimentico totalmente di fare delle foto, quando mi riprendo è oramai andata, peccato per la foto ma il vederla una vera meraviglia!
Mi dolgo un poco per le mancate foto, ma fa niente sono proprio contento, continuo.
Lungo il tragitto ci sono diversi campeggi, che offrono incluso nel pacchetto la possibilità di pescare. Qui con la licenza di pesca è abbastanza semplice, si hanno dei permessi giornalieri a partire da 20€ e si può pescare sia in lago che in fiume, mente è gratis a pescare ad amo singolo con verme, quindi niente spinning o mosca, ma solo in lago, per i fiumi vale la prima regola. In Norvegia non ho chiesto, ma li costano un pacco.
Intanto Ivalo si fa più vicina, ci arrivò come previsto verso le 17:00, corsa al supermercato per vedere se trovo la bombola del gas, ma niente da fare, anche qui non usano quelle che uso io.
Faccio un poco di spesa, un paio di IPA, qualche cosa da mangiare senza doverla cucinare e mi rimetto in strada. 
Cammino, facendo una sosta, fino alle 21:00 quando chiedo ad un signore se posso piantare la tenda nel suo giardino.
Proseguo la serata scrivendo il presente.


martedì 4 giugno 2019

Da Näätämö ad un posto qualunque

Sostò Domenica 2 e lunedì 3 giugno
La stanchezza era tanta, ma proprio tanta. Sono riuscito ad alzarmi alle 08:00, con calma la colazione e poi il bagaglio.
Mi avvio lungo la strada e ben poco cambia rispetto ai giorni scorsi, pioggia, vento e pure grandine.
Fa piacere rivedere questi posti, ricordare dove ho visto la volpe, dove ho trovato il cd dal titolo "The long way" e quelli ove ho sostato per riposare.
Ripenso a come quella camminata paresse quasi una corsa, km e km senza sapere perché.
Comunque oggi si entra a tutti gli effetti in Finlandia nella fattispecie in Lapponia. Un quasi "piattone" che serpeggia nella tundra, senza grandi emozioni! La tappa di per se non è difficile, ma l'acido lattico accumulato mi rendere doloroso il camminare.
I primi km filano lisci comunque, anche se la velocità è decisamente più bassa rispetto al mio standard.
Arrivo a Sevettijärvi verso le 16:00 e mi fermo per una breve sosta. Vado verso il campeggio ove nel 2015 avevo sostato, la signora mi riconosce e mi saluta caldamente.
Sosto per circa 40 minuti mangio dell'ottima trota affumicata e mi riavvio.
Il tempo non accenna a cambiare anche se è migliorato.
Dopo circa 15 km decido per sostare, piazzo la tenda, una cena frugale ed una bella dormita, almeno ci provo.
A fatica verso le 08:00 esco dal sacco a pelo, con ancora più fatica preparo il bagaglio e dopo un'ora mi avvio.
Stamane non piove, ma c'è vento a fa molto freddo, sono imbacuccato e questo mi fa sudare, non è una bella situazione.
Oggi sono costretto più volte a chiedere acqua.
Nel pomeriggio esce il sole e con esso si alza pure un forte vento con il risultato che mettere gli occhiali sa sole.
Sto cercando un luogo in riva ad uno dei laghi per potere finalmente darmi una lavata, non c'è un tratto libero di costa. Trovo un campeggio, ma chiedono 25€ solo per piantare la tenda, o meglio quei soldi li vogliono per la doccia, dato che la tenda là si può piazzare quasi ovunque.
Alla fine mi faccio un altro paio di km, piazzo la tenda nel bosco, mi faccio una "cacio e pepe" mi scaldo dell'acqua e mi lavo alla meno peggio.
Mi infilo nel sacco, scrivo ste due cose e buonanotte!!

domenica 2 giugno 2019

Da Kirkenes camping a Näätämö 

Pensavo di scendere dall'aereo e partire direttamente. Il tempo a terra era terribile, decido di andare al campeggio che c'è a 6 km. Prendo il bus e l'autista non mi fa pagare, mi fa scendere di fronte agli uffici del campeggio che porca l'oca riapre il giorno 8 giugno. Piove, fa freddo ed ho il morale sotto i piedi, specie il sinistro che da ieri mi duole molto. Non mi perdo d'animo comincio a comporre il carretto, e questo mi crea qualche problema. Memore di quanto dimenticato a casa tre anni fa, stavolta ho esagerato di brutto considerando pure ciò che ho lasciato a casa di Giovanni. Quindi mi do da fare e trovo la soluzione. Dopo un paio di ore parto!


Prima tappa il bar dell'aeroporto, naturalmente è chiuso. Riprendo. Ripercorro pure con il pensiero i luoghi già visti quattro anni fa, questo in parte consola perché so a cosa vado incontro. La pioggia, il vento, la grandine e a volte, ma poche, il sole mi accompagnano per le prime quattro ore e mezza di questa specie di avventura. Verso le 16:30, passando vicino ad una delle case che si incontrano lungo la N6 mi sento chiamare con un urlo, un signore mi chiede se ho bisogno di qualche cosa, certo che sì, acqua e tanta pure. Mi fa salire ed incontro il proprietario della casa che mi invita dentro, mi offrono da bere e non solo acqua, un buon caffè bollente con un poco di liquore mi rimette in piedi. Mi fermo una trentina di minuti.


Al momento di andare sono veramente stanco ed il piede sinistro mi duole molto. Accetto l'invito a fermarmi lì per notte, ma non nella roulotte che ha sul piazzale, ma sul divano al caldo in casa.
La serata continua con chiacchiere e sonore bevute, almeno da parte di Ronald. Mi prepara una cena abbondante a base di cotolette di maiale e verdure varie, mi hanno colpito molto le erbette rosse, non so quale sia la salsa ma decisamente ottime. Alle 23:30 crollo e mi butto sul divano. Mi sveglio verso le 07:30 e mi preparo alla partenza. Quasi pronto per partire scende pure Ronald, deve andare a lavorare, a pesca di salmoni, fuori casa ha un affumicatore a freddo, peccato non ne abbia avrei assaggiato il vero salmone selvatico affumicato norvegese. Purtroppo la pesca apre solo oggi è le scorte erano finite da tempo. Si fa l'alcol test, chiama un amico che lo venga a prende, non può guidare 1.2, in Norvegia il limite 0.2, dato che lo vengono a prendere, mi prepara una colazione così abbondante che ne ho pure per pranzo, mentre lui ricomincia con la birra!

Alla fine sono in strada alle 09:00, oggi sabato vorrei arrivare a Näätämö, ed arrivarci prima che chiudono i negozi, altrimenti per i prossimi giorni sarà difficile anche solo cucinare. Tutto è bagnato e la stufetta a legna serve a poco. A proposito, Giovanni e Monica, ho trovato il fornelletto a gas, era nella custodia di quello a legna, anzi erano, ora ne ho 3😁😳. Ho cambiato le scarpe e l'effetto positivo lo sento da subito. Pure in questo caso rivedo il percorso con un poco di anticipo, anche se non sempre è come detto la cosa a volte è positiva. Arrivo a Neiden e nonostante l'apertura della pesca pure stavolta l'albergo è chiuso, niente acqua e mi duole pensare che proprio da quel punto iniziano i "piattoni' finlandesi, quindi niente rocce dalle quali scende dell'ottima fresca acqua anche se un poco giallognola il tutto dovuto ai tannini presenti.

Per fortuna la dogana norvegese è aperta e posso chiederla qui. Chiedo pure quanto mi manca a Näätämö, 6 km ed i negozi chiudono alle 5, ho meno di un'ora di tempo per arrivarci. Iniziò una corsa forsennata e nel mentre un pensiero mi sale: ma da Neiden mancavano 10km ed avevo a disposizione ben tre ore, non capisco! Ad ogni modo corro per quel che la stanchezza, il freddo ed i continui scrosci mi permettono, alla fine arrivo in tempo nonostante i negozio chiuda alle 18:00 e non alle 17:00. Dopo qualche minuto all'interno del negozio mi rimetto, ma all'uscita mi riprende il freddo ed essendo totalmente bagnato dal mio sudore, decido per l'albergo, ma sorpresa, è anche un ostello, così con 25€, che considerando il posto, la qualità del posto sono veramente un prezzo ottimo.

Il posto è L'albergo Hotell NÄÄTÄMÖ GATEWAY. Dopo la doccia sto così bene che scrivo il presente e me ne vado a dormire. Dimenticavo, ho mangiato würstel di renna, niente di che, ma l'esperienza è fatta.
Notte a tutti


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Io non credo: Penso!!!