martedì 7 giugno 2016

Undicesima tappa

7 giugno, Skybotn 

Anche stanotte ho dormito sul pavimento, della doccia stavolta, il telo che metto sotto la tenda, il materassino, il sacco a pelo, ed il cretino che viene a fare le pulizie all'una di notte!

Mi alzo presto, sono tutto dolorante, specie le gambe, ma so che hanno solo bisogno di essere messe in moto, devo andare alla fermata del bus e non voglio perderlo, son li alle 7:50, aspetto il primo che passa soprattutto per avere informazioni, ieri mi han detto che c'è un solo bus nella direzione da me scelta ed è alle 06:40. Qui me lo confermano, pazzesco!

Ritorno al campeggio per vedere se trovo qualcuno che va in quella direzione, nessuno! Ritorno in paese e vado verso un supermercato, qui incontro un signore al quale chiedo informazioni, mi da la stessa risposta delle altre persone ieri.
Ci parlo un poco e mi dice che mi da un passaggio fin dopo le gallerie, naturalmente accetto, ma va oltre e mi porta fino a Lokvollen.

Dopo avere pensato un poco mi muovo in direzione Skybotn, sono solo 33 km, col vento che si è alzato e le ginocchia quasi infiammate sarà comunque dura.
Pure oggi il cielo grigio non permette di fare molti scatti, ma qualcuno ci scappa, si notano spesso dei delfini che nuotano in direzione contraria alla mia, ma è difficile fotografarli con una "bridge".
Il percorso è il solito, un continuo saliscendi ed alcuni cantieri sulla strada, stanno costruendo l'ennesima galleria.

Quando mancano poco meno di 7 km ho una brutta sorpresa, c'è una galleria di 505 m che non avevo visto e nessuno mi aveva segnalato, non c'è divieto per pedoni e ciclisti, quindi mi attrezzo, pettorina e doppia luce e l'attraverso senza problema alcuno.
Comincia a piovere quando arrivò al campeggio, anzi diluvia, c'è forte vento ed ho male alle gambe ed un terribile mal di testa.

Stanotte, dopo avere finalmente fatto il bucato, ma non asciugato, dormirò su un divano nel sacco, qui non fa molto caldo, il campeggio non è come il sito dedicato enuncia, anzi, caro e cadente!

Decima tappa

6 giugno, Birtavarre

Il pavimento della cucina non è il massimo, ma se si ha sonno va benissimo pure quello, inoltre non devo stare a montare la tenda e magari passare una notte ventosa e fredda, fin che posso adotterò questo sistema, stare al caldo è quanto di meglio ci possa essere.

Parto presto, il punto di arrivo è lontano, e pensate un poco... dovrò camminare lungo la costa!
Stamane il tempo è buono, non c'è vento, pazzesco, deve essere un grande evento da ste parti, ogni tanto il sole fa capolino illuminando questo meraviglioso paesaggio, facendo riflettere le montagne innevate su questo splendido mare. Oggi diverse fotografie, sto usando entrambe le macchine ed il cellulare con questo ultimo pubblico qualche cosa su facciaprenotazione.

Nonostante tutto, il problema al ginocchio destro non è risolto e continua farmi male ed in certi momenti pare che il dolore voglia trasferirsi a quello sinistro.
Il percorso è veramente impegnativo, volendo fare un confronto con quello dello scorso anno, specie in Finlandia, quello era una vera passeggiata. Dopo pochi giorni avevo già fatto delle tappe lunghissime approfittando della luce, qui no, qui è veramente dura, il peggio è il vento!!!
I problemi alle gambe si fanno sentire sui tempi di cammino, avrei dovuto giungere ad Olderdalen poco dopo le 12, alle 14 entro solo in paese.

Qui il grande dilemma, prendo il traghetto, attraverso è scendo dall'altro lato del fiordo, risparmiando così almeno un giorno, oppure proseguo è giunto a Birtavarre prendo l'autobus per Skybotn evitando così due, anzi tre, lunghe gallerie!
Anche dall'altra parte c'è una ancor più lunga galleria e questa a quanto pare non ha nemmeno la vecchia strada a fare da supporto. Rimango sulla E6 (fino ad ora A6, però non torno a correggere).

Riparto verso le 14:30, sono circa 17 km, 4 ore e ci arrivo, magari, ma mi dimentico sempre delle ginocchia dolenti.
Il panorama non cambia se non per il fatto che si va rannuvolando, dopo una splendida giornata da camminatori.
La fatica si fa sempre più sentire e cresce assieme all'aumentare dell'intensità vento,, quando arrivo al campeggio sono quasi le 19, sono tutto dolorante, affamato ed assetato.
Non c'è nessuno alla reception, vado verso quella che sembra una cucina, qui trovo dei ragazzi che stanno cucinando, lei gentile mi offre un piatto di riso: meglio di così!!!

Chiedo e mi dicono che i proprietari passeranno verso le 22, spero proprio ne ho bisogno dato che hanno pure lavatrice ed asciugatrice, no più alcunché da mettermi e puzzo.
Alla fine nessuno si fa vedere!